Idrogeno: il primo gasdotto europeo parte dai Paesi Bassi

Una volta completato, sarà lungo 1.200 km e collegherà la costa con i centri industriali dell’entroterra.

copertina idrogeno Olanda

L’idrogeno potrebbe essere il vettore energetico del futuro e il carburante della logistica a lunga distanza. Ma come sarà trasportato in tutta Europa e reso ampiamente disponibile?

Attraverso una rete di gasdotti, di cui una piccola parte sarà costruita “ex novo” e il resto attraverso la conversione di impianti attualmente dedicati al gas metano.

In entrambi i casi, i lavori sono in corso in diversi Paesi europei e uno dei primi progetti ad essere completato sarà quello che collegherà la costa all’entroterra dei Paesi Bassi.

Entro il 2025
Il primo tratto di 30 km del nuovo gasdotto olandese è attualmente in costruzione e dovrebbe essere operativo entro il 2025. Il costo del rifacimento di questo primo tratto sarà di circa 100 milioni di euro e l’intero progetto (con un valore complessivo finale di 1,5 miliardi di euro e una lunghezza di 1.200 km) sarà gestito da Gasunie, una società olandese di infrastrutture e trasporto di gas naturale che opera tra i Paesi Bassi e la Germania, che gestirà i lavori attraverso la sua controllata HyNetwork Services.

L’idrogeno potrebbe essere il vettore energetico del futuro e il carburante della logistica a lunga distanza. Ma come sarà trasportato in tutta Europa e reso ampiamente disponibile?

Attraverso una rete di gasdotti, di cui una piccola parte sarà costruita “ex novo” e il resto attraverso la conversione di impianti attualmente dedicati al gas metano.

In entrambi i casi, i lavori sono in corso in diversi Paesi europei e uno dei primi progetti ad essere completato sarà quello che collegherà la costa all’entroterra dei Paesi Bassi.

L’idea alla base del progetto è quella di collegare i centri industriali della costa e dell’entroterra dei Paesi Bassi con la Germania e il Belgio. Come spiega la stessa azienda, questa prima sezione collegherà il porto appositamente costruito e il nuovo parco industriale Tweede Maasvlakte, entrambi nei pressi di Rotterdam, alla raffineria Shell di Pernis, che viene rifornita di energia dai parchi eolici offshore installati al largo della costa.

Il progetto europeo
La conversione e la costruzione del nuovo gasdotto nei Paesi Bassi fa parte di un più ampio progetto di dorsale europea dell’idrogeno (EHB), attualmente in fase di studio da parte della Commissione Europea, che prevede l’installazione di circa 28.000 km di linee di trasmissione dell’idrogeno entro la fine del 2030, con l’ambizione di raddoppiare la rete nei dieci anni successivi per un totale di 53.000 km.

Oltre al gasdotto nei Paesi Bassi, altri progetti sul continente sono in fase di realizzazione, non ultimo l’H2Med tra Spagna e Francia: un grande gasdotto continentale progettato da Francia, Portogallo e Spagna per trasportare idrogeno verde, prodotto con energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla penisola iberica ai Paesi più a nord.

In Italia, una delle società che sta già lavorando alla conversione dei propri impianti è Snam, la stessa che, nel maggio 2023, ha dichiarato che il 70% dei circa 33.000 km della propria rete è già Hydrogen Ready, ovvero pronto per essere convertito al trasporto del nuovo vettore. Quello che ancora manca, però, sono le raffinerie.

Una volta completata, la rete comprenderà diverse strutture dedicate a compiti specifici, tra cui una caverna di sale per lo stoccaggio temporaneo di gas prezioso.

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