Art car/Porsche 718 Boxster

L’urlo di Janis, mezzo secolo dopo

Filava via leggera al volante di una 356 C, Janis Joplin; sulla più customizzata delle Porsche, almeno per l’epoca.

Era il 1968, San Francisco abbracciava i figli dei fiori e lei era uno dei simboli della Summer of love e di un’intera generazione. Aveva 25 anni, cantava come nessuno e desiderava una macchina sportiva, veloce, cabriolet e, come lei, unica. Molto rock, insomma; pure un po’ mascolina… Scelse una Porsche del ’65 e chiese al suo responsabile di tournée di personalizzargliela; per questo mise a budget 500 dollari e gli dettò un tema, impegnativo: la “Storia dell’universo”. Lui le riconsegnò un tripudio di colori saturi e di simbologia hippy: sul bianco perla originario si posarono nuvole e farfalle, meduse, arcobaleni, prati verdi, fiori e il segno del Capricorno; l’inquieta texana nacque, infatti, nel gennaio del 1943 e se ne andò, assurdamente, nel 1970, dopo averci consegnato 21 album clamorosi. Alla storia della 356 dell’indimenticata “cantante bianca con la voce nera” si sono ispirati anche i Centri Porsche di Milano, che hanno lanciato una sfida creativa tra i ragazzi della Naba, la Nuova accademia di belle arti meneghina. Sono stati in cento a cimentarsi nel progetto, tutti studenti del corso di Graphic Design and Art Direction. Obiettivo: ripensare in chiave anni 60 la carrozzeria della più giovane (di spirito) di casa Porsche, la 718 Boxster. Dopo la traccia, gli ingredienti: musica, arti visive, leggende, luoghi iconici di Milano e immagini connotative.

In salone. Tante le proposte presentate, tante le livree spumeggianti e sinuose, a tratti anche romantiche, proprio come lo era la Joplin. L’art car che si è aggiudicata il contest è stata pensata da un team tutto femminile; Jessica Anserini, Silvia Anese e Chiara Marrani, che hanno vinto così il premio di 1.000 euro messo in palio dai Centri Porsche di Milano. Sul cofano hanno voluto la silhouette di una donna che sorseggia da un calice in compagnia di amici, mentre sullo sfondo svettano le guglie della cattedrale milanese, fra colori saturi, caldi e “psichedelici” il giusto. La Boxter con la “Storia dell’universo vista nel 21° secolo” resterà esposta fino alla fine dell’anno nei saloni Porsche di via Rubattino 94 e di via Stephenson 53; quella di Janis Joplin, invece, fu battuta a New York da Sotheby’s nel 2015 per la cifra record di 1,8 milioni di dollari. Mai una 356 è stata pagata tanto. “Gli studenti hanno contribuito al progetto con il giusto equilibrio di freschezza, originalità e competenza professionale, mettendo in difficolta nella scelta la giuria Porsche; visti l’entusiasmo e il seguito, a settembre lanceremo un percorso simile. Stavolta il workshop sarà su una Cayenne”, ha detto alla consegna dei premi Luigi de Vita Tucci, direttore generale dei Centri Porsche.

Caterina Maconi