Tesla Model 3. Svelate le versioni single motor: fino a 500 km di autonomia

Da stanotte, la Tesla Model 3 è ufficialmente in consegna, grazie ai primi 30 esemplari mostrati da Elon Musk presso la fabbrica di Fremont. Per arrivare alle 20 mila vetture al mese e alle prime immatricolazioni fuori dalla California bisognerà attendere un po’ (in Europa, almeno il 2018 inoltrato), ma nel frattempo i 400 mila clienti che hanno pre-ordinato l’elettrica (500 mila secondo gli ultimi dati di Musk) possono consultare l’elenco completo delle specifiche.

Due versioni e due prezzi. La vettura che rappresenta “il futuro” della Tesla – parole del ceo – è lunga 4,69 metri (contro i 4,97 della Model S), larga 1,93 (1,85 con gli specchietti retrovisori chiusi) e alta 1,44 metri, con un passo è di 2,87 metri. I fari sono full Led. La versione con motore singolo, trazione posteriore e batteria standard (non ci sono dettagli sulla capacità, ma si parla di 50-55 kWh) parte da 35 mila dollari, ha un’autonomia di 220 miglia (quasi 354 km, la stima è dell’Epa), un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi e una velocità massima di 209 km/h. Per l’accumulatore “long range”, invece, servono 9 mila dollari in più, quindi 44 mila: in questo caso, l’autonomia e la velocità massima salgono rispettivamente a 310 miglia (quasi 499 km, sempre secondo l’Epa) e a 225 km/h, mentre l’accelerazione 0-100 scende a 5,1 secondi. La batteria più capiente dovrebbe aggirarsi tra i 70 e i 75 kWh.

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La ricarica. Per quanto riguarda la velocità di ricarica della versione long range, la Tesla parla di circa 273 km ripristinati in 30 minuti con i Supercharger (a pagamento) e di quasi 60 km ripristinati ogni ora tramite una presa da 240V e 40A. Nel caso della batteria standard, si scende a 209 km ripristinati in mezz’ora mediante Supercharger e a 48 km per ciascuna ora di ricarica con un sistema domestico.

Doppio motore? Più avanti. Per semplificare la produzione, le prime Model 3 saranno tutte dotate di batteria long range, mentre le standard inizieranno a essere disponibili in autunno, attorno a novembre. Più avanti (primavera negli Stati Uniti) toccherà anche alle versioni a doppio motore, con prestazioni e autonomia leggermente superiori, e alla Performance.

Gli optional. All’interno, la Model 3 conferma la scelta minimalista del singolo touchscreen da 15”, collocato sopra il tunnel centrale. Di serie ci sono il wi-fi, la connessione LTE, la telecamera posteriore, i comandi vocali e il sistema di apertura keyless via app. A parte, la Tesla offre il pacchetto premium per gli interni (5 mila dollari) con tetto in vetro, materiali pregiati, sedili riscaldati e regolabili elettricamente (così come il volante e gli specchietti retrovisori, con profili personalizzati), impianto audio specifico e fendinebbia Led. La Model 3 si presenta con cerchi da 18”, mentre gli Sport da 19” costano 1.500 dollari. Per quanto riguarda i colori, solo il Solid Black è di serie: le cinque alternative (Midnight Silver Metallic, Deep Blue Metallic, Silver Metallic, Pearl White, Red) costano tutte 1.000 dollari.

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Guida autonoma a 8 mila dollari. Per quanto riguarda l’assistenza alla guida, la Model 3 standard offre sette telecamere, un radar anteriore e dodici sensori a ultrasuoni: le funzioni base comprendono la frenata automatica di emergenza e il sistema anti-collisione. L’Autopilot migliorato è un optional da 5 mila dollari (sono inclusi il cruise control adattivo, il mantenimento e il cambio automatico della corsia, la gestione delle entrate e delle uscite autostradali, il parcheggio autonomo), mentre la predisposizione per la guida robotizzata al 100% (disponibile in futuro, senza ulteriori precisazioni) costa altri 3 mila dollari. Infine, la garanzia: 4 anni o 50 mila miglia (più di 80 mila km) per la vettura e 8 anni o 100 mila miglia (quasi 161 mila km) per la batteria, che diventano 120 mila miglia (193 mila km) nel caso della versione long range.

Punto di svolta. La Model 3 non sarà un’elettrica “di massa” (considerati gli optional e la batteria più capiente, l’esborso medio dovrebbe superare agilmente i 50 mila dollari, senza contare le versioni a doppio motore), ma deciderà di certo il destino della Tesla: grazie alla nuova compatta, infatti, Musk conta di incrementare la produzione fino alle 480-500 mila vetture previste per il 2018, contro le 83.922 costruite nel 2016. In agosto, le linee di Fremont dovrebbero assemblare 1.500 unità, con l’obiettivo di raggiungere i 20 mila esemplari al mese entro dicembre. Le prime consegne della Model 3 saranno riservate ai 10 mila dipendenti della Tesla e di SpaceX: come detto, i clienti europei dovranno attendere il 2018 inoltrato. Infine, il mercato italiano: secondo alcune stime, la versione standard potrebbe avere un prezzo d’attacco attorno ai 40-45 mila euro.