Patente, ora anche chi soffre di patologie del sangue può guidare

Dal 6 ottobre sparisce il divieto di rilasciare o confermare la licenza ai candidati o conducenti con malattie ematiche.

Rivoluzione nel settore delle patenti B per le auto: scompare il divieto di rilasciare o confermare la licenza ai candidati o conducenti colpiti da gravi malattie del sangue. È questo l’effetto del decreto del presidente della Repubblica numero 139 del 10 luglio 2017 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 settembre 2017), che ha soppresso una vecchia norma. Dal 6 ottobre le persone con patologie del sangue potranno guidare: conseguire la patente (cioè ottenerla per la prima volta) oppure rinnovarla. Il motivo? Il “progresso scientifico intervenuto sui nuovi strumenti di diagnosi e sulle nuove terapie per la cura delle malattie del sangue”, dice il decreto, con il “parere favorevole del ministero della Salute”. Ovviamente, restano in piedi tutti gli altri requisiti per ottenere la patente: vediamo allora in concreto che cosa fare per ottenerla, regole valide pure per chi ha malattie ematiche.

Tre punti chiave

#1. Come fare domanda. Per conseguire la patente B per le auto ci si può rivolgere a un’autoscuola oppure al competente ufficio della Motorizzazione civile. Se si è cittadini comunitari residenti in Italia basta l’autocertificazione dei dati anagrafici e di residenza. Invece, per i cittadini extracomunitari occorre portare in visione il permesso di soggiorno oppure la ricevuta della richiesta di rinnovo o di primo rilascio del documento.

#2. Gli esami da sostenere. Il candidato deve sostenere un esame di teoria entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda. L’esame può essere ripetuto una sola volta. Al candidato viene proposto un questionario composto da 40 quesiti singoli, con risposta “vero” o “falso”. C’è il limite di quattro errori e il tempo massimo a disposizione è di 30 minuti. Intanto, con autorizzazione, ci si può esercitare alla guida con la presenza, in funzione di istruttore, di una persona di età inferiore a 65 anni, munita della patente di categoria della quale si chiede il rilascio, conseguita da almeno 10 anni o di categoria superiore (in questa caso non occorre che sia patentata da 10 anni) oppure di un istruttore di scuola guida. Al candidato è consegnato un libretto nel quale l’istruttore appone la propria firma al termine di ogni lezione (sono obbligatorie sei ore di guida, alcune nelle ore notturne e in autostrada o strade similari). Questo libretto, insieme a un attestato che certifica le guide obbligatorie svolte, va consegnato alla prenotazione. L’esame può essere affrontato dopo un mese dalla data del rilascio dell’autorizzazione alla guida ed è possibile ripeterlo una sola volta.

#3. I requisiti necessari. La patente si può conseguire se si hanno malattie ematiche però occorre che il richiedente, all’accertamento sanitario praticato con i comuni esami clinici e con gli accertamenti specialistici ritenuti necessari, non risulti affetto da malattia fisica o psichica, né da deficienza organica o minorazione psichica, anatomica o funzionale, tale da impedire di condurre con sicurezza l’auto. Fra le malattie che escludono la possibilità di rilascio della patente B per l’auto ci sono malattie del sistema nervoso e psichiche, patologie dell’apparato urogenitale e malattie endocrine gravi. La patente non deve essere rilasciata o confermata ai candidati o conducenti che si trovino in stato di dipendenza attuale da alcol, stupefacenti o sostanze psicotrope né a persone che comunque consumino abitualmente sostanze capaci di compromettere la loro idoneità a guidare.

In caso di dubbio…

Resta inteso che, nei casi dubbi, oppure quando si tratta di affezioni corrette da apposite protesi, il giudizio di idoneità verrà espresso dalla commissione medica locale. Ad ogni modo la patente può anche essere rilasciata con qualche vincolo: guidare solo di giorno o solo in città, per esempio. In più, ci sarà poi il rinnovo della patente: se avete meno di 50 anni, il rinnovo della patente va fatto ogni 10 anni; per chi ha oltre 50 anni d’età, il rinnovo scatta ogni 5 anni. Si arriva a 70 anni: rinnovo ogni 3 anni. Infine, a 80 anni, rinnovo ogni 2 anni.

fonte articolo e foto – omniauto.it – Redazione