NUOVA BMW Z4 CONCEPT 2018, ANTEPRIMA A PEBBLE BEACH. NON SARÀ BMW Z5

Delle immagini anticipano la presentazione a Pebble Beach della BMW Z4 Concept

Come anticipato l’appuntamento di Pebble Beach è teatro di scoperta per la BMW Z4 Concept anticipata da un teaser. Sarà l’anteprima su nuova BMW Z4, seguendo quanto già fatto al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este con BMW Serie 8 concept. Visione sul design, da affinare e normalizzare prima della presentazione ufficiale. I muletti della futura Z4 circolano su strada da oltre un anno e la fase di collaudo volge al termine. Gli spunti del teaser sono interessanti per scoprire le proporzioni e l’andamento del muso, senza camuffature. C’è molta Sere 8 nell’idea con cui è stato tracciato il lungo cofano motore, spiovente in punta. Ha una configurazione senza tetto, due gobbe dietro i sedili per un look da roadster. Sbalzo anteriore molto corto, linea di cintura alta e coda con fari che si intuiscono a sviluppo orizzontale.

Il concept di BMW Z4 presente al Concorso d’Eleganza 2017 di Pebble Beach è quanto di più vicino alla futura generazione di BMW Z4 possiamo in questo momento ammirare senza veli. Certo il design è da predere con le pinze poichè è cosa risaputa che in questo genere di manifestazioni gli stilisti si lasciano andare in qualche estro di troppo, ma possiamo cominciare almeno ad avere un’idea chiara e quasi definitiva delle proporzioni: cofano lungo e massiccio che sposta l’abitacolo tutto indietro, come da consuetudine su questo genere di auto.

Il corso stilistico appare quasi del tutto nuovo per la roadster di Monaco, con gruppi ottici dalla forma completamente rinnovata, un doppio rene ridisegnato e paraurti con elementi aerodinamici che trovano una propria dimensione all’interno di un design che vuole mostrare un mix di muscoli e dinamismo, sottolineato a sua volta dalle gobbe aerodinamiche dietro i sedili e da un posteriore che sembra scolpito nella roccia.

LE FOTO SPIA DI NUOVA BMW Z4

Sul frontale si riesce ad intravedere la cromatura sulla griglia che compone la tradizionale calandra a doppio rene. Il tetto in tessuto appare definitivo. Gli indicatori di direzione s’ispirano alla nuova Serie 7, un po’ come il resto del design. Aguzzando la vista tra le trasparenze del parabrezza si possono notare i rinforzi antiribaltamento (roll bar) installati dietro ai poggiatesta e lo schermo del sistema multimediale proprio sopra le bocchette di aerazione centrali.

Si tratta di un progetto congiunto con la Toyota, da cui nasce il telaio per questa sportiva scoperta. Gli altri componenti sono invece distinti per i due costruttori.

Nuova BMW Z4 appare molto compatta, muso lungo e coda corta. La differenza più evidente dalla Z4 attuale, oltre che dalla collega giapponese e dalle rivali Mercedes SLC o Audi TT, è il tetto in tessuto, al posto di quello rigido. Ciò significherà un consistente risparmio di peso che di conseguenza può tradursi in un miglioramento delle prestazioni

Nulla si sa di preciso sui motori, anche se i rumors parlano di un 2.0 a quattro cilindri da 252 cavalli e di un propulsore 3.0 a sei cilindri da 340 cavalli, tutti turbocompressi. Si parla inoltre di una versione ibrida. È anche abbastanza probabile che si scelga di fare ampio uso di materiali leggeri, per migliorare le prestazioni attraverso la riduzione del peso, piuttosto che con l’aumento della potenza, cosa che andrà a scontrarsi sempre più con le rigide normative sulle emissioni.

L’alleanza tra BMW e Toyota per sviluppare una piattaforma comune adatta a modelli sportivi come la Z5, da parte giapponese dovrebbe sfociare nella riedizione della Toyota Supra

LA BMW Z4 venne lanciata nel 2002 ed era solo spider. Il suo design, firmato da Chris Bangle, si discostò molto da quello della Z3 che andava a sostituire. Mentre la precedente auto aveva forme molto arrotondate che richiamavano uno stile antico, il nuovo modello puntava tutto su linee decise e spigoli. A quel tempo i motori erano aspirati, due tipologie entrambe a sei cilindri. Nel 2006 si affiancò alla spider la versione coupé. La prima serie andò avanti fino al 2009. La seconda generazione adottò un tetto rigido in alluminio. Le dimensioni aumentarono, così come le potenze. Nel frattempo era tornato alla ribalta il turbo.

fonte articolo e foto – allaguida.it – roberto speranza